Olga Brogi

In qualche modo mi è difficile parlarvi di Beatrice Aricò come professionista, al tempo lo era, prima che io la conoscessi come persona… la mia timida curiosità non si era ancora mossa verso la sua sfera. Basta guardarla… ha la stessa premura di un cerbiatto incontrato nel bosco, porta lo stesso rispetto, fedele alle sue regole d’essere. Grande osservatrice, grande ricercatrice… di fatto!  A un certo punto è diventata “Bice”; 
Il tempo passato con lei era prezioso: Che fossero trattamenti di Biodinamica Craniosacrale o profonde riflessioni, sempre alla ricerca della Verità, alla ricerca di un modo per viverla, tenerla vicina al cuore, senza fuggire troppo, di un modo per accoglierne peso e leggerezza.
La scoperta dell’arrendevolezza… 
Non so… Abbiamo veramente condiviso tanto, mi ha molto aiutata. Ammiro la sua delicata efficienza nel far riflettere le persone, riportare la loro attenzione al sé… nocciolo. 
A volte fa male… ma è parte del gioco.
Sempre più corto il mio modo di chiamarla “Bi!!!”, Lampante… ‘Le prime parole di una bambina cresciuta’.
Beatrice non crea dipendenza, non è assolutamente nel suo essere.
Per me è come un porto sicuro, dal quale partire dotata per lunghi viaggi. Al quale tornare per bisogno o per puro piacere di farlo! C’è un filo invisibile che ci lega, fatto di tante cose… Un’ ampia gamma di sensi condivisi. 
Credo molto nel potere della sua conoscenza, nel modo in cui la usa… credo ancor di più in lei, splendida in ogni suo stato perché tremendamente ed umilmente autentica.

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